venerdì 5 settembre 2014

Forte di Exilles e la Maschera di Ferro: tra leggenda, storia e mistero - parte 1

Il forte di Exilles è uno dei più importanti sistemi difensivi della Val di Susa, e proprio per questo è un luogo ricco di storia, ma anche di mistero e di leggende. La più conosciuta è sicuramente la leggenda della Maschera di Ferro. Il forte aveva anche delle prigioni, dentro le quali si dice sia stato custodito il misterioso prigioniero dal 1681 al 1687. Il mistero della Maschera di Ferro e della sua identità si confonde ancora oggi tra storia e leggenda.

Storia: i documenti reali e le testimonianze
Ci sono documenti che attestano l'effettiva esistenza di un prigioniero con un panno di velluto nero assicurato sul viso da delle cinghie metalliche (da qui il nome della Maschera di Ferro). C'è la testimonianza di Voltaire, che imprigionato nella Bastiglia per breve tempo, venne a sapere dalle guardie di questo misterioso prigioniero a cui veniva offerto un trattamento di favore: cibo scelto e abbondante, vestiti costosi, possibilità di tenere in cella libri e persino un liuto.

Una ricerca dello stesso Voltaire, ha portato a scoprire che la persona chiamata la Maschera di Ferro è deceduta nel 1703 ed è stata seppellita nel cimitero di Saint-Paul-des-Champs a Parigi con il nome (molto probabilmente finto) di Marchiergues o Marchioly.

Nella storia esistono inoltre diverse testimonianze che riportano come La Maschera di Ferro sia stata scortata fino alla fortezza di Pinerolo da più di 50 moschettieri francesi, in seguito trasferita al forte di Exilles, dopo nel Fort Royal (su un'isola vicino a Cannes) e infine nella Bastiglia, dove si pensa visse gli ultimi anni della sua vita. Molto curioso è il fatto che la Maschera di Ferro, insieme ad un'altro prigioniero non identificato con certezza, ha sempre seguito Saint-Mars nei suoi spostamenti. Saint-Mars era il governatore della Fortezza di Pinerolo nel momento dell'arrivo del misterioso detenuto e da quel momento in poi, lui e la Maschera di Ferro non si sono mai separati.

Un altro documento storico, che prova l'esistenza della Maschera di Ferro, è una lettera del ministro francese della guerra, marchese di Louvois, al governatore della fortezza di Pinerolo in cui impartisce severe istruzioni sul trattamento da riservare al detenuto mascherato, che doveva essere trattato in maniera speciale, così come descritto dalle guardie che avevano parlato con Voltaire alla Bastiglia.

C'erano inoltre istruzioni sulle interazione della Maschera di Ferro, infatti non poteva parlare con nessuno, con pochissime eccezioni: con un confessore, ma solo in confessione in modo che ci fosse il segreto confessionale su quanto rivelato; con l'ufficiale comandante della guardia quando doveva chiedere qualcosa che riguardava la sua detenzione o ai suoi bisogni e con un medico se si fosse ammalato. Poteva inoltre togliersi la maschera per dormire e per mangiare, ma solo se si trovava da solo. Un altro grande privilegio di cui godeva era quello di poter fare delle brevi passeggiate nel cortile della fortezza e in seguito del forte, ma sempre con la Maschera di Ferro e ben sorvegliato.

Le conclusioni logiche
Questi sono fatti documentati in modo abbastanza certo da lettere, registri e testimonianze raccolte presso gli ufficiali preposti alla sorveglianza e riportate da cronisti dell'epoca. La sua identità invece rimane ancora oggi un mistero perso nella leggenda. La ricerca su chi fosse realmente la Maschera di Ferro si complica ulteriormente, in quanto pare fossero state messe in giro diverse voci sulla sua identità, proprio per creare confusione e rendere tutte le informazioni, anche quelle vere, poco credibili e incerte.

Nonostante questo, ci sono delle conclusioni logiche che si possono fare:
-la Maschera di Ferro sapeva qualcosa di molto importante o custodiva un segreto, che se fosse stato reso pubblico avrebbe danneggiato qualche potente (probabilmente francese),
-la sola vista del viso della Maschera di Ferro avrebbe creato dubbi o sospetti, per cui si poteva trattare o di un viso famoso e conosciuto, o del viso di un parente molto simile a qualcuno di noto all'epoca,
-sarebbe stato molto più facile uccidere una persona scomoda (erano molto usati i veleni per questo scopo) che arrestarla, per cui il fatto che la Maschera di Ferro sia stata tenuta in vita comporta che ci fossero o legami affettivi o implicazioni politiche.

Le ipotesi sono veramente tante: alcune sono molto fantasiose mentre altre sembrano più plausibili, anche se per ora non sono state trovate prove sicure. Cominciamo a vederne insieme qualcuna!

La leggenda del gemello o fratellastro del Re
La leggenda più conosciuta, è sicuramente quella che vede nella Maschera di Ferro un gemello o un fratellastro di re Luigi XIV, occultato per evitare eventuali contestazioni al trono. Questa infatti è la conclusione del mistero secondo Voltaire e che anche Alexandre Dumas riprese quando scrisse il famoso romanzo sulla Maschera di Ferro.

Questa ipotesi, in realtà, è poco plausibile in quanto all'epoca, il parto di una regina era quasi considerato una cerimonia pubblica, con tanto di protocollo di corte: ad assistere all'evento c'era il medico di corte, una o più levatrici, il personale addetto alla regina partoriente, le dame di compagnia, gli ufficiali della camera e probabilmente anche altre persone. Oltre a tutti i testimoni che assistevano alla nascita, l'evento veniva riportato su un registro di corte, per cui sarebbe stato molto difficile mantenere il segreto della nascita di un gemello o di una gravidanza segreta nel caso di un fratellastro. Non c'è nessuna informazione a favore di questa teoria, pare per cui una leggenda senza fondamento.



Il figlio illegittimo di Luigi XIV e il mistero del biglietto
Un'altra leggenda narra che la Maschera di Ferro sia il conte di Vermandois, Luigi di Borbone: uno dei figli illegittimi di Luigi XIV, avuto con la Madamoiselles de La Valliére.

Questa ipotesi sarebbe sostenuta da un documento storico,il documento di Fréron, e da un biglietto trovato in una cella della fortezza che afferma: "Sono Luigi di Borbone, conte di Vermandois, nominato grande ammiraglio di Francia. Una sciocchezza mi ha fatto rinchiudere nel castello di Pinerolo poi nelle isole di S. Margherita e infine alla Bastiglia dove finirò con tutta probabilità il corso della mia triste vita. Ho già tentato più volte di farmi riconoscere, tuttavia non ci sono riuscito; così scrivo queste poche parole che nascondo in un buco della mia cella, nella speranza che in seguito il caso lo faccia conoscere agli uomini. Ho scritto e nascosto questo foglio il 2 ottobre del 1701, alle sei di sera, giorno e ora che corrispondono a quelli della mia nascita. Mi devono cambiare la stanza, così voglia il cielo che i miei desideri siano accolti. Firmato: Luigi di Borbone, conte di Vermandois, il più infelice degli innocenti”.

Nonostante questa teoria sia sostenuta da questi due documenti è ritenuta solamente una leggenda, in quanto non c'era nessun valido motivo per imprigionare Luigi di Borbone, infatti non era l'unico figlio illegittimo di Luigi XIV. Inoltre per la storia è sicuro che il conte di Vermandois morì nel 1683 nella battaglia delle Fiandre. Per questo si pensa che il mistero del biglietto sia in realtà una delle tante false piste seminate da chi voleva diffondere false informazioni sulla Maschera di Ferro e così creare confusione sulla sua identità.


Queste sono solo due delle tante ipotesi avanzate su questo mistero nel corso del tempo. Infatti nonostante sia provata l'esistenza della Maschera di Ferro nella storia, la sua identità rimane leggenda. In questo articolo ne abbiamo esaminate solo due, ma altre ipotesi sono state fatte e altre informazioni sono state trovate a riguardo... vuoi sapere quali? Leggi la seconda parte qui!

2 commenti:

  1. Bello il tuo blog!
    Vedo che è molto che non pubblichi e ....mi spiacerebbe fossi arrivato tardi!
    Le foto che pubblichi sono stupende.

    Ciao. A presto.

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    1. Salve Pino!

      Grazie per il tuo commento! Purtroppo ho dedicato poco tempo a questo blog... ma a breve dovrei pubblicare la seconda parte di quest'articolo!

      Grazie ancora per il tuo apprezzamento! E' davvero molto bello sapere che ciò che scrivo risulta interessante!

      Ciao e buonissima giornata!

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