Come promesso (anche se un pò dopo del previsto), ecco la seconda parte dedicata al mistero dell'identità della Maschera di ferro, che si perde tra storia e leggenda. Il famoso prigioniero ha vissuto per qualche anno nel forte di Exilles, ma chi era? Nel primo articolo abbiamo visto perchè la Maschera di Ferro non è solo una leggenda e alcune supposizioni sulla sua identità (se vuoi saperne di più, clicca qui), ma ci sono molte altre ipotesi che possono essere ritenute veritiere, andiamo a scoprirle insieme!
La leggenda del vero padre naturale di Luigi XIV
Un'altra delle ipotesi vede nella Maschera di ferro il vero padre di Luigi XIV. Questa tesi è supportata dal fatto che la regina Anna d'Austria e il re Luigi XIII si sono sposati nel 1615, ma Luigi XIV è nato soltanto nel 1638, per cui erano passati ben 23 anni prima che i due sovrani avessero il primo figlio. I due coniugi dormivano in stanze separate, e anche le visite del Re fatte alla Regina venivano registrate nei registri di corte e si dice che dopo i primi 10 anni di matrimonio, Luigi XIII non avesse più incontrato sua moglie nelle sue stanze.
Oltre a quest'informazione girava la voce che il Re fosse impotente, non è una voce confermata ma sicuramente nata per la mancanza di figli dopo più di 20 anni di matrimonio. Si pensa quindi che per evitare "l'estinzione" del ramo di Luigi XIII, che all'epoca sarebbe stato molto sconveniente anche per motivi politici, si sia ricorso a un trucco: convincere un uomo in buona salute e che fosse di discendenza dei Borboni come il re (anche se figlio di eventuali relazioni illegittime), a prestarsi per continuare la discendenza facendo rimanere incinta la regina e mantenendo tutto segreto, magari dietro una buona somma di denaro.
Per quanto strana, potrebbe esser un'ipotesi credibile, in quanto in quell'epoca era normale per Re e Regine avere degli amanti, e l'età della Maschera di Ferro potrebbe essere compatibile con quest'ipotesi, anche se in questo caso, il padre sarebbe vissuto molto a lungo per l'epoca. La sua prigionia potrebbe essere spiegata con un'ulteriore richiesta di soldi per mantenere il segreto o per una, troppo, evidente somiglianza con il figlio Luigi XIV. In entrambi i casi, essendo il padre naturale del re, non poteva essere ucciso, ma neanche lasciato libero o a volto scoperto. Non ci sono però prove a favore di questa ipotesi e inoltre due anni dopo la nascita di Luigi XIV, la regina dette alla luce un altro figlio, cosa che fa pensare che in realtà Luigi XIII non fosse impotente.
Un'altro dei migliori candidati all'identità della Maschera di Ferro fu Nicoloas Foquet: era il ministro delle finanze di Luigi XIV e fu incarcerato con l'accusa di aver trattenuto troppi incassi dall'entrate demaniali di cui era il gestore. Era inoltre accusato di aver costruito con i frutti dei sui furti una villa principesca in campagna, alla cui inaugurazione aveva anche invitato il derubato Luigi XIV.
E' indicato come probabile Maschera di Ferro in quanto arrivò a Pinerolo quando il governatore della fortezza era Saint-Mars (di cui abbiamo già visto i legami con il misterioso prigioniero qui), ma quest'ipotesi è poco realistica per due motivi: il primo è che Nicolas Foquet morì l'anno prima che la Maschera di Ferro si spostò al forte di Exilles e il secondo è che non c'era motivo di nascondere il suo volto, infatti anche se conosceva molte informazioni di stato riservate, il suo viso era poco noto in Francia e ancor di più a Pinerolo. Anche in questo caso pare che il mistero dell'identità della Maschera di Ferro non sia stato risolto.
Antonio Mattioli, secondo prigioniero alla fortezza di Pinerolo
Tra le ipotesi più probabili e realistiche sull'identità della Maschera di Ferro, c'è quella che sostiene che il misterioso prigioniero mascherato sia in realtà Antonio Mattioli, un conte italiano. Si ritiene che fosse un informatore dei Savoia, ma anche del re di Francia e forse anche del re di Spagna, e che quindi avesse fatto il doppio o il triplo gioco. Proprio per questo motivo fu imprigionato anche lui nella fortezza di Pinerolo quando il governatore era Saint-Mars.
Anche in questo caso ci sono elementi contraddittori che infittiscono il mistero dell'identità della Maschera di Ferro. Infatti, si pensa che Mattioli fu trasferito dalla fortezza di Pinerolo direttamente a quella dell'Île de Sainte Marguerite, senza passare dal forte di Exilles, e che sia morto su quell'isola un anno dopo di febbre; tutti fatti che lo vedrebbero lontano dall'essere la Maschera di Ferro.
Eppure la sua morte non è certa e quando arrivò a Pinerolo fu registrato sotto il falso nome di Lestang, cosa che ha fatto pensare a molti che in seguito fosse stato scambiato con un'altro prigioniero e fosse così "diventato" la Maschera di Ferro. A favore di quest'ipotesi bisogna sicuramente ricordare che Mattioli era un diplomatico che conosceva informazioni confidenziali sia della corona spagnola e sia francese e che per questo motivo era più utile da vivo che da morto, soprattutto se avesse potuto parlare soltanto con il carceriere di Luigi XIV, senza rivelare niente a funzionari di altri Stati. Proprio per la sua carica di diplomatico però era stato arrestato illegalmente da parte dei francesi su territorio italiano, motivo per cui fu registrato sotto falso nome e per cui sarebbe stato plausibile dovergli nascondere il volto, soprattutto dopo uno scambio di persona: in questo modo si sarebbero evitati scontri politici tra Francia, Spagna e i Savoia.
Altre due informazioni giocano a favore di quest'ipotesi: La prima è che sulla tomba della Maschera di Ferro il nome scritto è "Marchioly", molto simile alla pronuncia francese del cognome "Mattioli", la seconda informazione a sostegno di quest'ipotesi è che sembra che Luigi XV abbia detto che la Maschera di Ferro era "un ministro di un principe italiano", supportando così l'ipotesi che vede Antonio Mattioli come il prigioniero misterioso.
Restano però le informazioni per cui Mattioli non andò al Forte di Exilles e morì nella fortezza d'Île de Sainte Marguerite: non è però una morte certa e potrebbe essere considerata un depistaggio.
L'ultima delle ipotesi più conosciute sull'identità della Maschera di Ferro è quella che vede Eustache Dauger come il prigioniero mascherato. Anche lui arrivò alla fortezza di Pinerolo quando il governatore era Saint-Mars, ed era descritto come una persona colta che godeva di privilegi in più rispetto agli altri prigionieri, fattori che lo farebbero associare alla Maschera di Ferro. Inoltre era noto alla corte francese, per cui l'espediente della maschera per non farlo riconoscere, sarebbe stato plausibile.
A sfavore di questa tesi però bisogna dire che anche se conosciuto, Dauger non era molto importante, per cui non c'era motivo di coprirgli il volto. In più si pensa che fosse lui il prigioniero che seguisse Saint-Mars in tutti i forti e le fortezze, ma a volto scoperto, "accompagnando" la Maschera di Ferro.
Chi appoggia quest'ipotesi sostiene che Saint-Mars avressee nascosto l'identità di Dauger, persona poco importante, con la misteriosa Maschera di Ferro, proprio per far credere di avere sotto custodia un prigioniero importante e misterioso, così da accrescere la propria fama e fare più facilmente carriera.
Nonostante le molte ipotesi fatte, il mistero dell'identità della Maschera di Ferro rimarrà sempre a metà tra leggenda e storia, in quanto tutte le teorie hanno alcune informazioni a favore e alcune contro. Purtroppo soltanto una conclusione sembra sicura: tutte le false voci e la disinformazione attuata a quel tempo si sono rivelate efficaci. Ancora oggi, nessuno è riuscito a capire la verità e a restituire l'identità alla Maschera di Ferro.
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